Quando Adamo ed Eva trassero la mela dall’albero, non sapevano d’essere appesi a un filo. Così, spezzati i fili dell’eternità, ecco spuntare altri fili: dal filo di Arianna a quello telefonico. Tre epoche, tre donne diverse, le quali si passano il filo di un apparecchio divenuto nel tempo emblema e prigione, strumento di comunicazione e filtro d’incomunicabilità, mezzo di avvicinamento di persone lontane e d’allontanamento per persone vicine. Dai primi apparecchi degli anni '40 alle cabine telefoniche degli anni '60, fino ai più moderni cellulari, il telefono appende ad un filo l’attesa, le speranze delle donne, spesso mascherando verità, altre volte creando suggestioni e illusioni. Protagonisti sulla scena Alessandro Di Somma, il quale apre lo spettacolo, diventando poi quell’invisibile interlocutore del quale non si hanno tracce, e riaffiorando sulla scena per girare le lancette del tempo in cui magistralmente si muove un’indomabile Maria Antonia Fama, mattatrice, one woman show che fa e disfà i fili dello spettacolo. Tanta energia e caratterizzazioni comiche degne di nota, gioca divertendosi lei stessa, alternando canto e recitazione, muovendosi senza fatica nell’interpretazione dei tre personaggi.
Al di là dell’ottima prova degli attori, si può ben dire che Appese a un filo è un eccellente prodotto teatrale, caratterizzato da un testo profondamente autoironico che tuttavia riesce a restituire un’ottima fotografia emotiva dell’universo femminile. A questo si aggiunge l'elemento base, ovvero la regia di Velia Viti, in grado di sfruttare sapientemente il piccolo e suggestivo spazio del Teatro Campo d’Arte, utilizzando al meglio le luci e trovando delle soluzioni intelligenti nella gestione dello spazio scenico, dando l’impressione che il palco fosse molto più grande di quanto non fosse. Ed anche le registrazioni per una volta riescono a non dare fastidio.
Una macchina che funziona e si amalgama bene in tutti i suoi elementi, uno spettacolo che tutti possono apprezzare ed al quale auguriamo una vita più lunga di cinque repliche.
Recensione a cura di Alessandro Giova
APPESE A UN FILO
Regia Velia Viti
con Maria Antonia Fama e Alessandro Di Somma
Grafica: Claudia Campone
Ufficio Stampa: Rocchina Ceglia 3464783266
dal 28 marzo al 1 aprile
ore 21.oo - domenica 18.00 al
PICCOLO TEATRO CAMPO D'ARTE
Roma, Via dei Cappellari, 93 - (Campo de' Fiori)
Biglietti: 10 euro + 2(t.a.)
Info e prenotazioni: 3288350889 - 3386432344 - 3472926032