giovedì 16 giugno 2011

Teatro Ygramul, piccola realtà teatrale e speranza nel Bronx San Basilio


Vengono i brividi pensando all'omicidio consumatosi nel quartiere San Basilio. Televisioni e giornali in questi giorni sono pieni di parole per il malfamato quartiere romano. Ci parlano di cronache e di omicidi, storie di droga e di gioventù allo sbando. Proprio oggi il Messaggero pubblicava un reportage riportando le testimonianze di chi quel quartiere lo vive ogni giorno: inseguimenti, bande criminali, giovani che in mancanza di prospettive si danno alla vita facile, quella che ti fa passare in mano i quattrini ma può, in un attimo, toglierti soldi e respiro. Tredicenni che girano coi coltelli, allucinati, pronti a tagliarti la gola per uno sguardo di troppo. Ragazzi in crisi, presto via dai banchi di scuola, bambini che passano dai calci ad un pallone nella polvere ai calci a se stessi nella melma. Come e quando quei bambini si sono trasformati in banditi? Stanno lì, nei quartieri bui, mentre macchine arrivano per ritirare la dose preziosa pronta a spalancarti le porte del mistero, a farti sentire meno solo, meno insicuro, meno tagliato fuori dal mondo perché, di fatto, di mondo te ne fai uno tuo. Stanno lì, fanno i pali, sei ore di lavoro per 50 euro puliti. Forse neanche si rendono conto della strada che stanno prendendo a quell'età. Sono giovani, fragili, impreparati ad affrontare la vita. Importa solo intascarsi quei soldi, sporchi certo, ma che almeno sono soldi e ti fanno stare tranquillo. Loro non lo sanno, ma una volta entrati è difficile uscirne. La gente racconta della paura: una signora dice che un tempo usciva a rimproverare quei ragazzacci sbandati. Oggi non lo fa più: è la paura a vincere. Quelli non scherzano, hanno coltelli e nulla da perdere. Roma e l'Italia precipitano, loro aspirano ad esserne i padroni. E' in mezzo a tutto questo che svolge la propria attività il Teatro Ygramul, una piccola realtà teatrale diretta da Vania Castelfranchi che vive a fatica, come ogni realtà teatrale, ma vive. Ed è bello sapere che, anche in quel di San Basilio, c'è spazio per il teatro, per la speranza. Perché di questo si tratta: speranza. Speranza che un palcoscenico, un popolo di maschere viva e rapisca almeno un'anima, che la sottragga al vortice, al degrado. Tante sono le attività organizzate dal Gruppo Ygramul, tra le quali anche un laboratorio per bambini. Un'attività, quella teatrale, che può davvero salvarti la vita, magari farti soffrire, piangere o non arrivare a pagare le bollette, ma che ti lascia aperta almeno la via del sogno. Non è detto che per tutti debba diventare un mestiere, ma ha almeno il pregio di toglierti dalla strada e stimolare le corde più nascoste. Tra le tante cronache nere, vorremmo qualche volta sentir parlare di queste cronache più liete, di persone che non hanno mollato e non mollano, anche quando la crisi ed il degrago consiglierebbero di chiudere per sempre la serranda. E' bello pensare ad una realtà sommersa come quella del Teatro Ygramul, ci piacerebbe che qualcuno ce la raccontasse, magari in un piccolo rettangolo a fondo pagina, come una luce nel buio. Magari, chissà, qualcuno sceglierà davvero una via diversa. Bisogna continuare a crederci, anche in un quartiere come San Basilio. Per questo la piccola realtà Ygramul va conosciuta, ma soprattutto sostenuta: perché non può che fare bene.

Maggiori informazioni sulle attività del Teatro Ygramul: www.ygramul.net

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