giovedì 21 ottobre 2010

Una poesia di Alda Merini





I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini
da Testamento
(nell'immagine il sonno del poeta di Irene Salvatori, olio su tela cm. 80 x 90
http://www.ilventoeleombre.splinder.com/)



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